Descrizione
C'è un filo conduttore che evidentemente ha guidato Blasoni nella ricerca dei personaggi da intervistare, senza scelte di casato, di mestiere o di professione. Ne è venuta una rassegna di attori senza copione. E sul palcoscenico settimana dopo settimana, hanno raccontato la loro storia personaggi giovani e anziani, noti e sconosciuti, ugualmente partecipi e protagonisti della nostra umanità, come annotava il
professor D'Aronco. È la vita vissuta da medici e scrittori, artisti e inventori, sacerdoti e operai, giornalisti e atleti. Ma anche di uomini dai cento mestieri come è il caso di Severino Feruglio, "Uaine" per i suoi tifosi, che, appeso al tradizionale chiodo le scarpe di calciatore, a 84 anni fa l'allenatore di cavalli da corsa tra le colline di Colloredo di Monte Albano dopo aver fatto esperienze di imprenditore agricolo e di impresario edile.
Mario Blasoni
Mario Blasoni, udinese, classe 1935, è diventato giornalista seguendo le lontanissime tracce del bisnonno Francesco (1823-1909), pubblicista e verseggiatore, collaboratore della Patria del Friuli e del Giornale di Udine. In lui la passione si è manifestata nel periodo scolastico, come testimoniano alcune pubblicazioni giovanili, per poi orientarsi, alla fine degli anni '50, verso il quotidiano cittadino. Al Messaggero Veneto è stato redattore per 35 anni, di cui 25 come capocronista, ed è andato in quiescenza con la qualifica di caporedattore. Ma non ha mai lasciato completamente il giornale, col quale collabora tuttora. Prima nella sede di via Carducci e poi - dal 1968 - nell'attuale di viale Palmanova, ha lavorato accanto a cinque direttori seguendo, in un arco di tempo di oltre quarant'anni, le vicende che hanno contrassegnato la vita di Udine e del Friuli. Con Carlo Tigoli ha fatto il redattore delle cronache provinciali e il critico cinematografico. Con Isi Benini ha lavorato nella redazione politica. Con Vittorino Meloni ha fatto prima il vice e poi il capocronista. Con Sergio Gervasutti ha approfondito, soprattutto nelle note domenicali e nella rubrica Sotto la lente, aspetti e fatti della vita cittadina. Settore che ha sviluppato, ormai da collaboratore esterno, con l'attuale direttore Sergio Baraldi alla cui intuizione si deve la rubrica del lunedì, Vite di udinesi, che ha dato origine a questo libro.
Al di lˆ dei moltissimi articoli e servizi (sul set del film La grande guerra nel '59, il disastro del Vajont nel '63, l'alluvione di Latisana nel '66, gli ultimi giorni di Carnera nel '67, il terremoto e i processi Balbo - Bandera a Savona e a Genova nel '77-'78... fino alla tanto attesa inaugurazione del teatro Giovanni da Udine nel 1997), Blasoni ha scritto un denso capitolo (Nel taccuino del cronista) del libro Mezzo secolo con il Friuli, edito dal Messaggero Veneto nel '96. Inoltre ha curato nel 2001 la pubblicazione Cent'anni per la cultura popolare, promossa dall'Università popolare di Udine, e nel 2003, assieme a Paolo Coretti, ha realizzato Cinquanta volte Casa moderna, un volume di luoghi, progetti, eventi e ricordi per celebrare il prestigioso traguardo della più classica delle fiere udinesi. Dallo scorso anno collabora anche con la rivista friulana di cultura La Panarie.
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