Descrizione
In questo denso e lucido libro Jean-Igor Ghidina, affermato docente dell’Università Blaise Pascal di Clermont-Ferrand, affronta la narrativa di Sgorlon da un punto di vista originale e persuasivo: il rapporto con il mito e la società.
Lo studioso parte da una valutazione aperta e interdisciplinare del mito, visto come archetipo, come parte di una visione autoctona e di una rete di valori fondativi, ma anche (all’opposto) come superfetazione ideologica, prodotto aberrante di una società che vuole imporre le sue direttrici e le sue dure parole d’ordine.
Ghidina analizza l’evoluzione della narrativa di Sgorlon utilizzando con grande rigore ed efficacia diversi metodi di indagine: la narratologia, la critica stilistica, la semiologia, l’analisi ritmica, la critica semantica, l’onomastica.
Di fatto lo studioso giunge ad individuare tre fasi nell’iter della narrativa di Sgorlon: la stagione del Bildungsroman, il romanzo corale, il romanzo storico.
Ghidina ridisegna e reinterpreta la realtà di moltissimi romanzi di Sgorlon. Ne emerge un quadro nuovo, più mosso e vivace dei caratteri della narrativa dello scrittore; viene infatti sempre più chiaramente in luce il complesso rapporto dello scrittore friulano con la Storia e con la pullulante realtà delle microstorie. Secondo il punto di vista di Ghidina non esiste da parte del narratore un drastico e aprioristico rifiuto della Storia (vista solo nei termini della violenza, dell’irrazionalità e della sopraffazione); emerge invece in modo originale in Sgorlon l’esigenza di individuare e di costruire una serie di “filtri” (di varia origine e consistenza) rispetto all’impetuoso e contraddittorio flusso degli stessi eventi storici.
Nel cuore del bel volume di Ghidina centrale e strategica diventa la sezione dedicata all’ospitalità; l’attenzione dello studioso si concentra su luoghi emblematici, come la casa, il fogolâr, la fontana, che vi appaiono carichi di valenze esistenziali e metafisiche. L’ospitalità diventa così tramite privilegiato per interpretare il rapporto tra identità ed alterità.
Per l’ampiezza dei temi trattati e per la sua organicità il libro di Ghidina rappresenta veramente una svolta nella già nutrita storia della critica che si è occupata a più riprese della narrativa di Carlo Sgorlon.
(Giampaolo Borghello)
Jean Igor Ghidina
Jean Igor Ghidina è nato à Puteaux, in Francia, nel 1959. I suoi genitori sono originari di Forni di Sotto (Carnia).
Si è laureato nel 1982 presso l’università della Sorbonne Nouvelle, dove ha discusso nel 2005 una tesi di dottorato di ricerca sulla narrativa di Carlo Sgorlon. Docente d’italiano dal 1984 dopo aver superato il concorso dell’agrégation, insegna attualmente all’università Blaise Pascal di Clermont-Ferrand.
Sui romanzi dell’autore friulano ha pubblicato l’articolo “L’afflato dell’ospitalità lenisce la sferza della Storia” in Cahiers d’études italiennes, Novecento e dintorni, Images littéraires de la société contemporaine, GERCI, Ellug, Université Stendhal, Grenoble, n° 3/2005.
Ha collaborato, come traduttore, con le edizioni L’Instant Durable di Clermont-Ferrand, per la pubblicazione nel 1998 di Leonardo da Vinci, Ecrits et dessins. Questo lavoro è la versione ridotta della tesi di dottorato “Mythe, société et écriture dans l’univers romanesque de Carlo Sgorlon”, discussa presso l’université de la Sorbonne Nouvelle, il 5 febbraio 2005.
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